.

La storia del trasporto pubblico di Roma raccontata con passione e per passione. Sito fondato da Vittorio Formigari, online dal 1999

.

Home page I La rete romana degli autobus | Indice rotabili

.

Rotabili della rete romana degli autobus

AUTOBUS DI SERVIZIO

     
 

Per molte delle notizie di questa pagina si ringrazia Andrea Frasca

 

Fin dagli anni '30 molti autobus sono stati riutilizzati come veicoli di servizio in promiscuità col materiale appositamente acquistato allo scopo. Seguirne le tracce è impresa tutt’altro che facile per l’esistenza effimera che ha caratterizzato molti di questi veicoli, specie quelli utilizzati in via temporanea, e per la scarsità di documentazione che è stato possibile reperire.

Le prime vetture di cui si ha notizia sono quattro autoelettriche di prima serie (E103, E119, E133, E137), che dal primo dicembre 1934 sono prese in consegna dal garage servizi «per essere trasformate in veicoli attrezzati» (non è purtroppo specificato per quale uso). L’anno successivo ad essere trasformati sono i sette Lancia Eptajota del 1925 (B.011-B.025) assegnati in numero di cinque alla sezione vie e lavori come autocarri e carri-scala, mentre altri due sono trasformati uno in autocarro (assegnato al servizio magazzini per il trasporto delle scorte), un altro in officina mobile per il pronto intervento alle vetture autobus in linea.

Sempre nel 1935 risultano accantonate, in attesa di alienazione, due vetture SPA C9000 in precedenza assegnate alla sezione vie e lavori e alle officine, mentre un ulteriore Lancia Eptajota, «già messo a disposizione della Società Lancia per l’Officina di riparazione Autobus ATAG di Roma, con la cessazione dell’appalto di manutenzione da parte della ditta stessa […] viene ritirato dall’Azienda e in pari data assegnato all’autoparco servizi, destinato al servizio trazione autobus». Entro la fine dello stesso anno all’autoparco servizi sono passate quattro vetture SPA-34 e un’autoelettrica di prima serie, mentre due ulteriori autoelettriche radiate grossomodo nello stesso periodo (E.109, E.117) sono assegnate all’autoparco servizi, servizio magazzini, ai primi del 1936.

 
Lancia Eptajota trasformati: carro scala, officina mobile, autocarro


Un Lancia Omicron trasformato in carro attrezzi. Venduto all'esercito è oggi conservato in ambito museale.

Coi rotabili cosi trasformati, che vanno ad affiancarsi a quelli appositamente acquistati, il fabbisogno aziendale sembra colmato, dal momento che non risultano ulteriori riutilizzi di materiale fino al periodo della guerra. Tra il 1940 e il 1943 sono trasformati il TTL3 (autocarro per uso generico a sponde alte), e due Lancia Omicron C (B.1039, B,1063), trasformati in autocarro a sponde basse e carro attrezzi. Dodici ulteriori Lancia Omicron sono inoltre privati degli arredi interni e destinati al  trasporto delle derrate alimentari dai mercati generali ai mercati rionali. Nello stesso periodo alcuni autobus, in quantità e tipologia non accertate, sono dotati di un serbatoio supplementare ed adibiti al trasporto di materiali provenienti da Milano, dove l’azienda ha aperto un proprio ufficio per mantenere i contatti coi propri fornitori; non sappiamo quanto sia durato tale servizio ma è probabile che si sia interrottto con la divisione in due dell'Italia sul fronte della linea Gotica.

 
Autobus Lancia Omicron riadattato per il trasporto di derrate alimentari

Le trasformazioni riprendono a partire dal 1946, perlopiù in favore della sezione vie e lavori, oberata di lavoro per la ricostruzione post-bellica della rete tranviaria: numerosi Lancia Omicron dei due tipi (corto e lungo), sono infatti trasformati in carri-scala (con la distinzione carro e auto-scala), in vetture per la saldatura delle rotaie e carri per il trasporto dei materiali e delle attrezzature del servizio tabelle.

Sempre alla sezione vie e lavori sono assegnati a partire dal 1951 dei carri speciali su gomma, denominati carovana, concepiti per favorire gli operai impegnati nei punti della rete tranviaria più lontani dai depositi. Dotati di docce, lavabi e spogliatoio, nonché di tavoli per i pasti, erano suddivisi in due tipologie: un primo tipo, che riportava l’indicazione Breda sui mozzi delle ruote, sembrerebbe derivato dai filobus Breda a due assi in corso di radiazione (gruppi 4001-4015, 4173-4199). Il secondo tipo presenta invece, per il tipo di ruote e il passo anteriore ridotto, stretta analogia con le autoelettriche di seconda serie; la forma particolare dei finestrini ricorda ulteriormente la carroz-zeria di questi veicoli, a suo tempo già trasformati in automezzi di servizio, da uno dei quali potrebbe essere stato ricavato almeno il prototipo

 
 

 
Carri carovana di tipo A e B.
 
Immagini di un carro carovana di tipo A.
Il rotabile sembra avere due numeri di esercizio, 0001 e C8; si nota l'aggiunta di fanalini
di posizione e lampeggiatori rosso-gialli del tipo della Fiat 1100* del 1960 (R. Amori).

 
Ruote anteriori dei carri carovana tipo A e B e delle autoelettriche II serie.

  
Ai carri carovana era spesso associato un carro di tipo simile, che qui appare numerato 0002 e C7A (R. Amori).

 
     
  Sul finire degli anni '50 un autobus Fiat 672 (un rotabile presente in soli dodici esemplari di cui l'ATAC non era particolarmente entusiasta) subisce una radicale trasformazione. La vettura 3585 (altra fonte sostiene 3599) viene trasformata in epoca imprecisata in sottostazione elettrica ambulante (alimentazione per tram e filobus in punti della rete temporaneamente non collegati) e come tale utilizzata fino i primi anni Settanta.


La vettura 3585 (o 3599?); trasformata in sottostazione elettrica ambulante (al centro in esposizione alla Fiera di Milano, a destra accantonata nel 2006 a Collatina)

Nel 1956 la vettura 3523, un Fiat 656 a tre assi del 1940 già sottoposto ad una ricostruzione della carrozzeria, viene adibito a carro spettacoli, ad uso della banda musicale dell’ATAC e della sua orchestra delle fisarmoniche. Salvo alcuni sedili per il trasporto degli operai addetto il vano passeggeri è sostituito da una struttura apribile che contiene materiali ed attrezzature che permettono a una squadra di sei persone di allestire in circa tre ore un grandioso palco a semicerchio a più livelli.


La 3523 adibita a carro spettacoli.

La trasformazione degli autobus in veicoli di altra tipologia inizia a ridursi a partire dagli anni ’60, quando alla radiazione dei mezzi già trasformati inizia a seguire sempre più regolarmente l’acquisto di materiale appositamente costruito. Non cessa tuttavia l’ulteriore utilizzo di vetture ritirate dal servizio viaggiatori. I veicoli destinati ad altro uso non sono sottoposti a radicali trasformazioni ma a modifiche nell'arredamento interno quando necessario.

Tra l materiale utilizzato negli anni '70 e '80 spicca la presenza di un Alfa Romeo Mille carrozzato Menarini del 1960. Contrariamente a quanto molte fonti sostengono le vetture a due porte del periodo 1951-1959 sono state del tutto radiate entro il 1973: la 1065, assegnata a Montesacro, ha continuato ad essere utilizzata almeno fino al 1978 per servizi interni (traino vetture guste, trasporto personale o materiali). Nel 1976 è stata utilizzata per girare una scena della serie "Qui squadra mobile", nella quale viene rubata al capolinea da due banditi travestiti da tranvieri per fermare una macchina con un carico di preziosi. Sulla scena è stata dotata delle tabelle della linea 537 ma sul parabrezza si nota anche la tabella rossa con la scritta "FUORI SERVIZIO".


Inquadrature tratte da Qui squadra mobile

Nel 1978 la 1065 viene definitivamente radiata. Il suo posto a Montesacro viene preso dalla vettura 855, un Lancia 703 del 1960 cui viene montato all'interno un armadio per la custodia dei biglietti che con questa vettura venivano dapprima ritirati al Poligrafico dello Stato e in seguito distribuiti tra le casse delle rimesse e i punti vendita a terra. Nel 1982 viene a sua volta sostituita dalla 3050 rinumerata 002, un Fiat 410 CaNSA del 1962 utilizzato per servizio interno fino al 1988 assieme ad altre tre vetture dello stesso gruppo, anch'esse rinumerate: la 3082 in 001, la 3063 in 003 e la 3182 in 004.

Citiamo infine alcune vetture utilizzate per il traino: la 21 e la 60 del gruppo delle "due numeri" e la 4053, Fiat 410 del 1972.


La vettura 3182 rinumerata 004

 
     
  * Una rettifica. Andrea Frasca ci corregge quanto detto sui fanalini applicati al carro 0001/C8. Questo tipo di fanalino fu utilizzato inizialmente sulla Fiat 1400/B del 1954 e dall'ATAC su gran parte dei mezzi immatricolati verso la metà degli anni 50; le ultime vetture ad averlo utilizzato con luce gialla e rossa e catadiottro rifrangente a sé stante sono state le 3245-3269, Fiat 410 carrozzate Cansa.  
 
 
 

Home page

La rete romana degli autobus | Indice rotabili

   
.

TramRoma, ©1999-2023 - Curatori: Dario Giacomini, Mauro Di Pietrantonio

Ultimo aggiornamento: giovedì 08 febbraio 2024