. |
|
La storia del trasporto pubblico di Roma raccontata con passione e per passione. Sito fondato da Vittorio Formigari, online dal 1999 |
. |
. | ||||||||
Rete tranviaria; argomenti addizionali |
||||||||
LE SOSPENSIONI DELLE MOTRICI SRTO E MUNICIPALI |
||||||||
Rotabili SRTO, motrici Ringhoffer e Westinghouse |
||||||||
Nel 1906 la SRTO, a conclusione di una lunga disputa col comune di Roma sul servizio fino allora offerto dalla società, mette in servizio dieci motrici a due assi costruite dalla Ringhoffer di Praga; le Ringhoffer, come saranno poi sempre chiamate queste vetture, sono costruite secondo la tecnica al momento di uso generale sulle reti tranviarie dell'impero Austro-Ungarico: un rodiggio con collegamento diretto delle sale al telaio della vettura tramite molle a balestra, senza utilizzazione di truck o elementi intermedi. Con l'arrivo delle Ringhoffer e delle serie seguenti di vetture costruite con lo stesso principio, cessa l'acquisto, da parte della SRTO, di rotabili basati sul primitivo truck Taylor e sul più evoluto Brill 21-E. Lo stesso rodiggio sarà poi impiegato sulle tre serie di motrici Westinghouse, di costruzione Carminati e Toselli, Reggiane e Tabanelli, probabilmente su licenza della Ringhoffer. | ||||||||
|
||||||||
|
||||||||
Caratteristico di questo rodiggio è l'impiego della barra di distanza, destinata a costituire, insieme alle due piastre di guardia e alla trave che sostiene la cassa, un parallelogramma di irrigidimento della struttura contro le deformazioni nel piano verticale che porterebbero a variazioni dell'interasse e a posizioni non corrette degli assali. | ||||||||
Considerando l'ordinaria disposizione dei motori e il senso indicato del moto della vettura, si vede che in trazione il pignone del motore anteriore tende a scendere lungo la periferia della ruota di ingranaggio, mentre quello del motore posteriore tende a salire sulla stessa; da ciò deriva una coppia F,-F che tende a deformare la struttura secondo la linea indicata in rosso, contrastata dal parallelogramma ottenuto con la barra di distanza (indicato in verde). | ||||||||
|
||||||||
Rotabili ATM, motrici ad assi radiali |
||||||||
La disposizione del rodiggio in queste motrici, in servizio sulla rete ATM a partire dal 1911, è sostanzialmente la stessa sopra indicata per le motrici SRTO; manca la barra di distanza sostituita da due ferri foggiati a semiellisse, formanti due telai di irrigidimento separati per le due sale. Il motivo di questa diposizione sembra dovuto alla presenza del freno a pattini elettromagnetici che originariamente equipaggiava queste vetture e che avrebbe causato interferenza con la barra di distanza, ma è solo un'ipotesi. La stessa disposizione non sembra peraltro evitare del tutto la deformazione della struttura, se l'ATM precisa, in un o.s. dell'8 luglio 1924, che: | ||||||||
|
||||||||
cioè frenato; l'operaio di turno era tenuto ad intervenire prontamente per allentare il freno della motrice rimasta immobilizzata. | ||||||||
|
||||||||
|
||||||||
Note. - Le motrici in questione, SRTO ed ATM, sono state sempre denotate ad assi radiali, in quanto le sale possono ruotare di un ridotto angolo nel piano orizzontale in virtù del gioco esistente nell'accoppiamento boccola-guide e dello spostamento consentito dal collegamento della balestra alle staffe. |
||||||||
|
||||||||
. | ||||||||
TramRoma, ©1999-2023 - Curatori: Dario Giacomini, Mauro Di Pietrantonio |
||||||||
Ultimo aggiornamento: sabato 30 dicembre 2023 |